A MASSARIA
Il centro cinofilo “La Castagnola”, è collocato nella storica località “Castagnola”, poco più sotto da Santa Maria del Pozzo.
Su questa terra c’è tanto da narrare e nei miei ricordi legati all’infanzia, c’è anche la storia della “Massaria la Castagnola” che mamma mi raccontava come territorio legato a lotte e guerriglie risalenti a tanto tempo fa. Mi diceva che i Sommesi, gente di cuore e legata alle proprie origini, lottarono a lungo per salvare l’amata terra e in tanti morirono.
Cenni storici: La presenza “ufficiale” di Somma Vesuviana nella storia,si registra nel 184 a.C., quando Roma inviò il console Quinto Fabio Labeone, a dirimere le controversie territoriali tra Napoli e Nola. Il Console decise di non modificare i confini già tracciati , ma di destinare quella fascia di territorio alla diretta amministrazione di Roma.( Altre fonti storiche dicono che l’inviato del Senato non fosse il Console Quinto Fabio, impegnato in quell’anno nella guerra contro i Galli, ma il pretore Caio Actinio Labeone, nel 195 a.C.) Furono eretti, per mantenere l'ordine, alcuni presidi militari “ i castri”, accampamenti militari allestiti alle falde del Vesuvio, ancora intero ed alto circa 3000 metri . Quel territorio conteso si sviluppò rapidamente: l’aria salubre, il clima mite, la vegetazione lussureggiante, i frutti squisiti, il panorama estasiante, fecero di questo insediamento un luogo molto ambito, infatti fu prediletto da regnanti, nobili, patrizi, uomini di cultura e borghesi per regalarsi una villeggiatura incantevole e riposante. Il primo a parlare di Somma fu Paolo Diacono rievocando la conquista di Napoli nel 536 da parte dei Bizantini. Le devastazioni furono continue e incessanti, sia da parte delle orde barbariche, sia da parte degli eventi naturali causati dalle eruzioni del vicino vulcano e sia dalle conseguenti gigantesche alluvioni che imperversavano sulla zona, impoverendola maggiormente e contribuendo ancor di più a rendere tale periodo storico povero di documenti. Verso la fine dell’VIII secolo Carlo Magno rientrò nel Ducato napoletano e fu partecipe delle lotte contro i Saraceni, che sbarcati nel napoletano, avevano posto il loro accampamento nelle sue terre e propriamente in località " Castagnola "poco più giù della zona di Santa Maria del Pozzo . I Cavalieri di Carlo Magno assalirono i Saraceni ed ottennero una schiacciante vittoria che però costò la vita a tantissime persone:700 Francesi, 720 Cavalieri, 2000 Fanti e più di 5000 soldati locali, fra cui molti furono i Sommesi accorsi a difesa del proprio territorio.
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