PRIMAVERA ATTENTI AL NOSTRO CANE

Con la bella stagione i pericoli di funghi, parassiti e quant’altro aumentano,

ecco dei preziosi consigli per salvaguardare il nostro amico peloso.

Processionaria

La processionaria risulta molto pericolosa in particolare nei confronti di cavalli e cani, i quali, brucando l'erba o annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell'insetto. I sintomi che un cane presenta in questa spiacevole evenienza sono spesso gravi. Il primo sintomo è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca e poi anche dell’esofago e dello stomaco può essere mortale.

La Filariosi

Malattia parassitaria che si trasmette da un cane ammalato a un cane sano attraverso la puntura di zanzara. Può essere di due tipi:

Filariosi cutanea: provocata dal parassita Dirofilaria repens, ha conseguenze solo sulla pelle e può essere contratta anche dall’uomo.

Filariosi cardio polmonare: causata dal parassita Dirofilaria immitis, non è pericolosa per l’uomo ma può essere letale per il cane e per altri animali domestici. I sintomi sono dimagrimento rapido e ingiustificato del nostro amico peloso, stanchezza, tosse. Quando si manifestano occorre consultare subito un veterinario perché potrebbero essersi già verificate lesioni al cuore o ai polmoni.

La forma più grave è la filariosi cardiopolmonare. La malattia è diffusa soprattutto al Nord, in particolare in tutta la Pianura Padana, nelle zone attorno al Po e nelle zone lacustri. Purtroppo sono in costante aumento i casi di malattia anche in altre aree geografiche: in tutta la Toscana, nelle zone pianeggianti e costiere della Sardegna e in alcune aree della Sicilia e della Campania.

Le larve del parassita Dirofilaria immitis entrano nel sistema circolatorio e,una volta diventati vermi adulti (lunghi anche 15 cm), si insediano nel cuore e polmoni, provocando disturbi cardiaci e respiratori. Crescono e si diffondono in maniera massiccia tanto che, se la malattia non è diagnosticata e curata in tempo, può portare alla morte del nostroanimale. I vermi adulti delle larve di Dirofilaria Repens, invece, vanno a localizzarsi nel sottocute, procurando danni sicuramente minori.La filariosi può manifestarsi anche a distanza di mesi rispetto al momento del contagio, è perciò importante eseguire periodicamente un test di controllo presso il veterinario di fiducia per verificare che il nostro amico a quattro zampe stia davvero bene.

 

Leishmaniosi

Malattia infettiva e contagiosa causata dal parassita Leishmania

Infantum trasmesso dalla puntura di piccoli insetti, i flebotomi (pappataci),che in Italia sono generalmente più attivi da maggio a ottobre. Le zone litoranee del centro e del sud sono le aree a rischio maggiore, ma negli ultimi dieci anni si è registrato un aumento dell'area di diffusione della malattia, ora presente con nuovi focolai anche in molte aree nel nord Italia, dovuto certamente alle variazioni climatiche abbinate ad una maggiore movimentazione di persone ed animali e può essere mortale.

Il parassita è attivo da maggio a ottobre, in tutta Italia.

Piante che provocano lesioni meccaniche

Forasacchi

I forasacchi (o strozza cavalli) sono quelle parti vegetali di graminacee volgarmente dette “spighette”. Sono dappertutto, nei parchi, nei giardini,ai bordi delle strade... A causa loro, una semplice passeggiata sul prato può trasformarsi in pochi secondi in una pessima giornata.

Hanno la capacità di penetrare in tutte le parti del corpo: nelle orecchie, nel naso,fra le dita, negli occhi, nel prepuzio, sotto la coda, nelle tonsille, sotto la pelle.

 

Selloana Cortaderia

Conosciuta anche con il nome di 'erba delle Pampas' è una graminacea di grande effetto poi che raggiunge facilmente l'altezza di 2 metri. A fine estate produce lunghi pennacchi sfumati di rosa che permangono sulla pianta per tutto l'inverno. Da notare che solo le piante di sesso femminile producono le vistose infiorescenze.

ATTENZIONE: il margine delle foglie è piuttosto tagliente.

 

Cycas revoluta

Una pianta molto velenosa, le foglie, i semi, i frutti, le radici delle cycas sono altamente velenosi per tutti gli animali, e anche per l’uomo; fortunatamente non hanno odore o sapore particolarmente gradevole per l’uomo, sembra invece che riscuotano qualche successo presso conigli e caprette; se quindi abbiamo alcuni animali in casa, ricordiamo di tenerli lontani dalla pianta, e di educarli a non avvicinarsi ad essa, in quanto l’ingestione anche solo di una piccola porzione di foglia può portare alla morte dell’animale, in quanto le sostanze in essa contenute funzionano come un potente veleno, che rapidamente rovina le cellule epatiche, e

causa emorragie interne e mortali.

 

Poinsettia

Stella di Natale pianta considerata da appartamento al nord, al sud può vivere anche all'esterno, sviluppandosi per oltre due metri. Notissima perchè si regala a Natale, può avere i fiori (in realtà sono brattee) color crema, oltre che rossi. Secerne un latte bianco irritante, anche per l'uomo.

E' moderatamente tossica: se ingerite alcune parti, può dare irritazione delle mucose dell'apparato digerente, salivazione eccessiva, problemi digestivi e diarrea.

Ortensia

Pianta solitamente usata in esterni, forma grossi cespugli globosi alti fino a 2 metri ma può essere coltivata anche in vaso, con dimensioni molto più ridotte. I fiori, che si presentano come grosse palle formate da fiorellini a più petali, possono essere di svariati colori (bianco, rosa chiaro e scuro,lilla, viola, azzurro, blu), conformemente al terreno ed alla varietà. Più il terreno è ferroso, più i fiori tendono al blu. E' molto tossica: contiene una

sostanza simile al cianuro, che può dare problemi respiratori, sino alla morte.

Edera

L'edera comune: se ne vengono ingerite le foglie ed i piccoli frutti scuri,può dare problemi gastroenterici, ma a seconda delle quantità ingerita,anche problemi più gravi, sino al coma ed alla morte.

Calla

Tutta la pianta può essere tossica, sia per contatto che per ingestione;a seconda della modalità di intossicazione essa può determinare bruciori a livello locale, se toccata. Nausea, scialorrea, dolori addominali, diarrea e vomito se ne viene ingerita una buona quantità.

Nerium Oleander

L’oleandro pianta sempreverde comunissima in Italia, soprattutto nel centro-sud ma anche nella zona dei laghi del nord. Le sue foglie sono rigide, lunghe e strette, ed i fiori, che emanano un dolce profumo, possono essere a corolla singola o doppia, e possono essere di vari colori, dal bianco al crema, al salmone, rosa chiaro o scuro. E' altamente velenoso, può dare problemi di aritmia cardiaca (anche all'uomo, contiene glucosidi cardioattivi): l'ingestione può essere mortale. Le sue foglie permangono tossiche anche una volta secche.

Dieffenbachia

La dieffenbachia è una diffusa pianta d’appartamento della famiglia

delle Aracee, priva di fiori, la cui linfa provoca intossicazione grave nel gatto, più lieve nel cane, per masticazione delle foglie o degli steli.

L’avvelenamento da dieffenbachia provoca irritazione e intenso dolore a livello di cavo orale, edema ed infiammazione delle mucose buccali, edema della glottide, asfissia, cecità, vomito, iper salivazione, diarrea, tremori, albuminuria, ematuria, nefrite acuta. Morte o lenta guarigione (8-15 giorni).

 

Stramonio

(Erba del diavolo)

Ha infatti proprietà narcotiche, sedative e allucinogene. Alcuni sciamani di tribù indiane ne facevano ricorso, ma il suo uso è molto pericoloso, a causa dell'alta concentrazione degli alcaloidi allucinogeni scopolamina e atropina. Gli effetti dello stramonio possono arrivare infatti alla paralisi della muscolatura e del sistema respiratorio, inducendo così la morte.

Pothos 

Il Pothos è velenoso per gli animali domestici ma ha il vantaggio

di purificare l’aria degli appartamenti. Da studi condotti, infatti, sembra in grado di filtrare sostanze inquinanti e cancerogene, quali benzene, trielina e formaldeide il principio tossico è rafidi di ossalato di calcio e proteina non identificata. L’intera pianta è velenosa, può dare stomatite e dermatite da irritazione, lavare immediatamente la cute, occhi e cavità orale.

Crisantemo

Crisantemo in greco significa “fiore d’oro”. Questa pianta, comunemente chiamata "mamma" è un popolare di fine estate a cadere fiore in fiore.

Sono considerati portatori di bene, gioia e prosperità in tutto il mondo,mentre in Italia vengono associati al lutto e ai contesti tristi. Tutte le parti del crisantemo sono velenose per il vostro cane e producono reazioni, tra cui vomito, diarrea, disturbi gastrici, perdita di coordinazione e di depressione.

 

Da non sottovalutare

Lumachicida

Metaldeide un ingrediente di esche slug e lumaca, e, talvolta, di

combustibili solidi per cucine da campo è velenoso nei cani, che colpisce soprattutto il loro sistema nervoso.

Veleno per topi

Sappiamo che è mortale, ma quanto fa male al vostro cane? Il veleno per topi è un modo molto efficace per eliminare i topi dal giardino, tuttavia,il veleno per topi non è tossico solo per i roditori ma anche per il cane.

Il veleno per topi è progettato per essere appetibile e attirare i roditori,così come attira il topo, anche il cane lo mangerà se ne avrà la possibilità.

Un cane che mangia veleno per topi non è un evento così raro.

Il veleno per topi può essere fatale anche per i cani.

E’ presente però l’antidoto: la vitamina K

 

Prodotti chimici

Alcuni prodotti chimici che si usano in casa vanno nascosti in posti

inaccessibili al cane. Per esempio, detersivi, candeggina, antitarlo,

solventi, fertilizzanti, disinfettanti. Per gioco l’animale potrebbe addentare i flaconi che li contengono e, se il liquido esce, gli potrebbe causare bruciature in bocca, alla lingua o, se lo ingoia, allo stomaco.

Molto pericoloso l’antigelo (glicole etilemico) dell’auto: ha un odore e un sapore che piacciono al cane, ma basta un cucchiaino da caffè per avvelenarlo.

Di fronte ad un sospetto, o peggio a una certezza, la prima cosa da fare in caso di avvelenamento è contattare immediatamente il veterinario.

Nel frattempo è altresì utile evitare ogni genere di stress al cane, tenerlo tranquillo, lasciarlo respirare agevolmente, collocarlo in un posto al riparo dal sole e dalle intemperie, mettergli a disposizione dell’acqua e consentirgli di bere spontaneamente. In caso di episodi convulsivi è necessario stare attenti e proteggerlo da possibili traumi dovuti a cadute o ferite accidentali. Utile evitare rumori improvvisi che possono scatenare un nuovo attacco. Nello stesso tempo evitare di mettere le mani troppo vicino alla sua bocca del cane per non venire involontariamente morsicati.

Certi veleni alterano la funzionalità del centro nervoso della termoregolazione, per cui l’organismo del cane può diventare molto freddo o, all’opposto, caldissimo (anche oltre i 42°C). Nella prima evenienza è necessario tenere l’animale coperto (ma non troppo), nel secondo caso invece è utile bagnarlo un poco, soprattutto sulla fronte e sul torace.

Indurre il vomito in certi casi è importantissimo per la salvezza del cane.

I veleni per cani più comuni sono la stricnina, il metaldeide, i diserbanti e i veleni contro i topi, che agiscono velocemente e, se non diagnosticati velocemente, sono letali.

Con questi veleni, infatti, dai 30 minuti alle 2 ore dopo l’ingestione il cane può presentare i seguenti sintomi:

  • gli arti si irrigidiscono
  • diventa incapace di mantenersi sulle zampe
  • inizia a salivare eccessivamente o a respirare con difficoltà
  • cade in preda a crisi convulsive, con vomito e diarrea.

Possono anche essere usati veleni emorragici, (veleni per topi)

che agiscono in modo più lento manifestandosi dopo qualche giorno o anche una settimana dall’ingestione con emorragie interne che provocano al cane pallore delle mucose, respirazione difficoltosa e un fortissimo stato di stanchezza.

 

Pericolo corrente

Le spine di lampade ed elettrodomestici vanno staccate e appoggiate su un mobile. Mordicchiare i fili elettrici è, purtroppo, una tentazione fortissima per molti cani. Che rischiano di bruciarsi e prendere la scossa.

L’ideale sarebbe mettere un cerotto o una protezione di plastica sulle prese di corrente.

 

Ultimi suggerimenti

Il cane va spazzolato di frequente non solo per eliminare i peli in eccesso, ma anche per creare una relazione affettiva.

Il cane ha bisogno di acqua sempre a disposizione proprio per prevenire la secchezza causata dal freddo e del fatto che brucia più calorie.

Assicuriamoci che abbia cibo a sufficienza e di qualità ed una ciotola di acqua sempre fresca e pulita. Se la ciotola si trova all’esterno occhio che non ghiacci di notte.

 

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